Sulle orme di Antonio di Padova da Gemona a Sacile: i giorni-pellegrinaggio nell’anniversario dell’arrivo in Italia di sant’Antonio.

Potrebbe essere un’ottima domanda trabocchetto per un quiz televisivo: qual è la più antica chiesa mai dedicata a sant’Antonio? Non la Basilica del Santo di Padova, come verrebbe comodo rispondere, bensì la chiesetta di Gemona del Friuli, consacrata nel 1248, prima che fosse terminata l’opera di costruzione del grande tempio patavino. In Friuli Venezia Giulia frate Antonio camminò, da evangelizzatore e ministro provinciale, per incontrare i frati operanti in questo territorio e il popolo di Dio loro affidato. Sintetizza fra Fabio Scarsato, direttore del «Messaggero di sant’Antonio», nel numero di ottobre del mensile antoniano: «Molte tradizioni locali, tutte venerabili quand’anche solo poche e antiche, ce lo garantiscono a spasso anche in queste contrade: Trieste, Parenzo (l’attuale Porec, in Croazia), Udine, ma soprattutto Gemona».

Dall’11 giugno di quest’anno, il legame tra Padova e Gemona si è rinsaldato con l’inaugurazione del nuovo tratto nord del Cammino di sant’Antonio: 250 chilometri in 11 tappe uniscono le due località, facendo del santuario antoniano friulano la “porta nord” del Cammino tanto quanto Capo Milazzo (ME), luogo del naufragio, è la naturale “porta sud”.

Nel mese missionario di ottobre, da lunedì 11 a venerdì 15, il progetto Antonio 20-22 di valorizzazione degli ottocentenari antoniani percorrerà le cinque tappe friulane del Cammino, da Gemona del Friuli con direzione Padova lungo la pedemontana fino a Sacile, con uno speciale cammino a piedi-pellegrinaggio a tappe compiuto da un piccolo gruppo di camminatori e da quanti vorranno aggregarsi.

Saremo quindi a Gemona sabato 9 e domenica 10; partiremo quindi alla volta di Majano lunedì 11; Sequals martedì 12; Montereale Valcellina mercoledì 13; Polcenigo giovedì 14; Sacile venerdì 15 ottobre.

Avremo con noi nello zaino una reliquia di sant’Antonio, consegnata di volta in volta alla comunità cristiana del paese ospitante fino alla ripartenza. Anche alcuni eventi culturali e di spiritualità nel fine settimane precedente a Gemona e poi lungo il percorso celebreranno l’ottocentenario della vocazione francescana di sant’Antonio di Padova in questa terra, che lo vide missionario e predicatore.

Chi volesse partecipare è il benvenuto! Basta si presenti all’orario di partenza, ci affianchi lungo il cammino per 1, 10, 50 chilometri o si faccia presente a una delle iniziative… ben disposto!

Entro pochi giorni verrà svelato e pubblicato l’intero programma delle iniziative culturali, di cammino, liturgiche.