«Fratri Antonio episcopo meo, frater Franciscus salutem». È il 1224, quando San Francesco scrive un breve biglietto a Sant’Antonio che si trovava allora a Bologna, nel conventino di Santa Maria delle Pugliole, in via del Porto, oggi non più esistente: era stato il primo insediamento dei frati minori in città. “Ho piacere – scrive Francesco – che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in questa occupazione, non estingua lo spirito dell’orazione e della devozione, come sta scritto nella Regola”. Due righe che diedero vita di fatto alla presenza dei frati minori nello studio della teologia. Otto secoli dopo questa corrispondenza, l’Officina San Francesco di Bologna e il Centro Studi Antoniani di Padova hanno promosso un convegno di studi per misurare la forza storica di quel biglietto. Ad aprire i lavori il ministro provinciale dei conventuali fra Roberto Brandinelli. Sono intervenuti dalla Facoltà teologica del Triveneto fra Luciano Bertazzo; dall’Università di Bologna, Francesco Santi, Riccardo Parmeggiani, Enrico Fusaroli Casadei; dall’università di Perugia, Stefano Brufani; dall’Università di Padova Eleonora Lombardo e Maria Teresa Dolso; dall’Università di Macerata, Roberto Lambertini. La registrazione degli interventi sarà presto disponibile nel canale YouTube dell’Officina San Francesco.
Francesco, Antonio e Bologna
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