Fonte: Avvenire

Il reliquario proveniente dalla Basilica papale veneta sosterà nella Capitale nel Santuario di San Salvatore in Lauro fino al 28 aprile. Chiuderà le celebrazioni il cardinale Comastri

Da Padova a Roma: il santuario di San Salvatore in Lauro, nel cuore della Capitale, a pochi passi da piazza Navona,ha accolto il 22 aprile le reliquie di sant’Antonio di Padova (1195-1231) provenienti dalla Basilica papale veneta che le custodisce. Autorità ecclesiali e civili si sono unite ai fedeli per esprimere la loro devozione al busto e al reliquiario contenenti alcuni resti del corpo del santo e dottore delle Chiesa francescano, estratti dalla tomba nella ricognizione iniziata il 6 gennaio 1981, in occasione del 750° anniversario della sua morte (1231-1981).

Una commissione religiosa e una tecnico-scientifica, entrambe nominate dalla Santa Sede, curarono l’apertura della tomba ed esaminarono il contenuto di una grande cassa di legno d’abete avvolta in preziosi drappi, che conteneva un’altra cassa più piccola con diversi involti in cui c’erano lo scheletro (tranne alcune parti conservate da secoli in altri reliquiari particolari), la tonaca e le ceneri. I resti di sant’Antonio furono poi ricomposti in un’urna di cristallo rinchiusa in una cassa di rovere e riposta nella tomba-altare della cappella a lui dedicata. Alcuni reperti, in particolare la tonaca e le reliquie dell’apparato vocale del santo, sono di consueto esposti nella Cappella delle reliquie della Basilica patavina.

Continua la lettura su Avvenire